Si torna da Altopascio con tanto amaro in bocca per una sconfitta immeritata ed ingiusta, che il Tau riesce a far sua con un guizzo di Andolfi al 35’ che sfrutta una nostra ingenuità difensiva che non dovevamo avere.
L’assenza all’ultimo minuto di Rossi, cui vanno le nostre più sentite condoglianze per la scomparsa dell’amato nonno, complica le scelte di Mister Macelloni che deve rinunciare a Barsotti, Macchia, Quilici, Velani e Di Giuseppe, improvvisando una formazione del tutto nuova nelle linee di contenimento.
La gara si era messa nel migliore dei modi, con i nostri ragazzi che da subito iniziano a pressare gli avversari che, forse sorpresi, al 2’ concedono un corner del quale si incarica Caciagli che piazza la palla sul dischetto dove si trova Sanyang che di testa infila l’ottimo Di Biagio nell’angolo destro.
Il Tau non si scompone e continua a tessere la tela con i centrocampisti avendo però difficoltà a creare pericoli.
Al 5’ viene ammonito, al primo fallo, Benassi che a seguito di una piccola sbavatura rimedia con un intervento che l’arbitro punisce con un giallo che pesa, essendo all’inizio. Al 15’ lo stesso Benassi commette un fallo al limite su Capparella, lasciato troppo solo in precedenza, provocando un calcio di punizione che lo stesso Capparella insacca nell’angolo basso alla destra di Baroni.
Le successive azioni degne di nota arrivano da due incursioni dei nostri, la prima con con Bruzzi che anche se poco servito, al 30’ si inventa un’occasione dal nulla andando a pressare il mediano avversario e strappandogli la palla, salvo poi calciare alto appena entrato in area.
Tocca poi a Borselli sprecare un ottimo passaggio di Picchi che era riuscito ad arrivare sulla linea di fondo per poi passare la palla indietro al limite da dove il nostro numero 14 spara malamente alto.
Nel finale di primo tempo si rifà sotto il Tau creando due buone occasioni, con Zini che costringe Baroni ad un buon intervento su tiro ravvicinato e con Capparella che arriva al limite dell’area piccola, ma trova Baroni pronto a sventare in corner.
La ripresa inizia con un Tau molto propositivo che già al 2’ è pericoloso con un colpo di testa alto su corner, ed all’8’ con il solito Capparella che entra in area e da posizione defilata costringe ancora Baroni a metterci una pezza.
Il Cenaia non demorde e anche se tende a chiudersi dietro, non rinuncia a farsi vedere, creando due pericoli con Bruzzi che di testa non riesce a trovare la porta da buona posizione e con Picchi che riesce ad entrare pericolosamente in area sino al limite dell’area piccola costringendo Di Biagio alla difficile deviazione. Tocca poi a Papini, dal limite, costringere il portiere avversario a deviare in angolo un pallonetto destinato nell’angolo alto.
Il Cenaia spinge ed il Tau inizia ad usare le maniere forti, grazie ad un atteggiamento della terna arbitrale che lascia molte perplessità sulle dinamiche e sulla parità di trattamento specialmente quando al 16’ Bruzzi, costretto ad andare a trovarsi dei palloni giocabili a centrocampo, riesce ad anticipare con forza ed astuzia il difensore avversario che, a 2 metri dal segnalinee lo strattona platealmente senza che nulla venga segnalato. Ci sono poi altri interventi dei giocatori di casa che fanno ostruzione volontaria in maniera evidente sui quali l’incerto direttore di gara non interviene, aumentando la nostra amarezza.
Su una ripartenza nella quale i difensori locali usano le maniere forti, Capparella prende in contropiede il nostro settore difensivo destro, ma dal limite spara alto graziando Baroni, al 23’.
Al 35’ Papini e Benassi, sulla sinistra, non riescono ad arginare il laterale del Tau riuscendo solo a sporcare il cross, ma la palla prende una traiettoria tale da trarre in inganno sia Sanyang che Bruzzo, per poi arrivare sui piedi di Andolfi, lasciato colpevolmente solo, che da pochi metri non lascia scampo all’incolpevole Baroni.
I nostri ragazzi si riversano generosamente in avanti sfiorando il pareggio al 39’ con Caciagli che dal limite sfiora il palo e con Zaccagnini al 43’ che su cross di Papini da due metri trova un Di Biagio bravissimo e fortunato che con un vero e proprio miracolo, d’istinto salva i suoi.
Come già detto torniamo a casa con molta delusione per una sconfitta sicuramente immeritata, con la convinzione di aver fatto un’ottima prestazione, ma con il rammarico di aver peccato di concentrazione e di cattiveria.
È vero che l’atteggiamento del direttore di gara non ci ha aiutato, ma far sentire agli avversari un po’ più il fiato sul collo può permetterci di acquistare sicurezza e consapevolezza.
La categoria è questa, la fortuna non ci aiuta, ma non dobbiamo mollare, migliorando in intensità, concentrazione e possesso palla nelle ripartenze cercando di evitare sterili rilanci, facile preda delle difese avversarie quando non riusciamo a tenere la squadra corta.
Testa alla partita di Domenica facendo tesoro di quanto di buono dimostrato sino ad oggi