Eccoci di nuovo a commentare un’altra sconfitta immeritata e condizionata da un arbitraggio ai limiti della logica, per usare un eufemismo
Partita non bella a causa dal forte vento che rende difficile il controllo della palla, così come regolare la misura dei passaggi, campo in perfette condizioni nonostante la stagione avversa.
Le squadre si affrontano a viso aperto, dando vita ad una gara maschia e combattuta, senza grosse occasioni degne di nota. Al 16’ ci prova Bruzzi per il Cenaia, ma il suo tiro finisce alto. Al 20’ su punizione di Bedini la difesa del Cenaia con una deviazione di testa all’indietro costringe Baroni a rifugiarsi in corner.
Al 34’ lo stesso Bedini ci prova dal limite, ma tira alto, mentre al 44’, ancora Bedini, calcia a lato da buona posizione all’interno dell’area, infilando nell’occasione la nostra retroguardia che si era fatta sorprendere.
La ripresa inizia con le squadre che continuano con la stessa intensità del primo tempo, con il Cenaia che attende a centrocampo per interdire e cercare delle ripartenze, ma entrambe e difese fanno buona guardia. Al 13’ l’episodio che decide la gara: Camarlinghi scende sulla destra, si accentra e prova il tiro. Signorini intercetta con il piede, la palla gli carambola poi sul braccio di ritorno che proseguendo il movimento è naturale, chiaramente involontario ed impossibile da evitare, ma il Sig. Branzoni concede incredibilmente il rigore considerando il tocco volontario.
Mister Amoroso fa appositamente entrare Benedetti per l’esecuzione che trasforma alla destra di Baroni che aveva intuito senza riuscire però ad arrivare sulla palla ben angolata.
Il Cenaia si riversa in avanti creando apprensione alla difesa avversaria, senza però riuscire ad avere il guizzo per concretizzare la pressione. Al 23’ Bruzzi controlla la palla al limite dell’area avversaria, ma viene platealmente steso da un’entrata da dietro che il mediocre Branzoni non sanziona ed addirittura concede punizione al Seravezza. Caciagli, già ammonito, protesta per l’evidente errore, ma l’arbitro completa la sua opera ed estrae immediatamente i due cartellini, mostrando prima il giallo e poi il rosso. Decisione che ci lascia molte perplessità, specie in una gara nella quale in campo ad ogni fallo fischiato o non fischiato tutti i calciatori, di una parte e dell’altra, inveivano contro il Direttore di gara, approssimativo sin dal fischio d’inizio. Ecco che il secondo giallo a Caciagli appare come una scelta non casuale, avvalorata anche dal fatto che il Sig. Branzoni ha estratto immediatamente i due cartellini, avendo quindi la ferma volontà di espellere il nostro numero 10. E se per il rigore possiamo considerare che un errore di valutazione possa capitare, per l’espulsione si tratta di una scelta volontaria e ponderata.
I nostri ragazzi anche se in inferiorità numerica, si riversano in avanti provandoci con Picchi due volte, poi con Papini, senza però impensierire l’esperto Lagomarsini.
Dopo 4 minuti di recupero la gara termina sullo 0 a 1.
Non vogliamo fare le vittime, siamo consapevoli dei nostri limiti e delle nostre carenze, specie al cospetto di squadre oggettivamente migliori, ma gradiremmo avere, già da domenica prossima, dei direttori di gara che non vogliano fare i protagonisti a tutti i costi e che abbiano una gestione della gara equilibrata sulla quale non pesi il fatto di essere una piccola realtà. Sappiamo che il nostro peso specifico è minore rispetto a società che da anni militano in categoria, ma pretendiamo rispetto e professionalità, cose che quest’oggi sono state appannaggio solo dei calciatori che sono scesi in campo e non della terna arbitrale. Non vogliamo credere che ci sia la volontà di favorire le squadre di vertice o che ci sia sudditanza psicologica a questi livelli, ma se due indizi fanno una prova, noi abbiamo ben donde di nutrire qualche sospetto, per quanto visto sino ad oggi.
Complimenti comunque a Mr. Amoroso ed alla sua squadra che sono venuti a giocare in maniera maschia e determinata, portando via 3 punti che li confermano ai vertici della classifica.
Ora testa alla gara di Domenica prossima, sperando che il risultato non sia frutto di estemporanee manie di protagonismo di qualcuno.